Recensione Lynx/Jaguar - Checkered Flag

Il gioco più paradossale della storia. Senza dubbio. Checkered Flag riesce a essere allo stesso tempo un capolavoro assoluto su Lynx e una ciofeca clamorosa su Jaguar. e il tutto in tre anni: 1991 su Lynx e 1994 su Atari. Tanto di cappello ai programmatori, che sono riusciti in un impresa mica da poco.
Checkered Flag è una simulazione di Formula 1 dal sapore maccatamente arcade. Ma questo è l'unica cosa che accomuna le due versione, per il resto non sono neanche parenti.
La versione Lynx fu il gioco di lancio del Lynx II, versione riammodernata del 1991, e fu un gioco realizzato alla perfezione nei minimi dettagli.
La presentazione già rappresenta la grande cura messa dai programmatori, il tutto "condito" con una musica di alto livello. Districandosi fra le varie modalità classiche, si nota come non ci siano licenze: si guida una vettura di colore a nostra scelta e si corre contro avversari definiti "droni", con automobili di un giallo ocra. Ma non è un problema poichè è divertentissimo. Si guida con molta facilità, ma è dura da padroneggiare, si ha sempre il perfetto controllo dell'auto ma si sa allo stesso tempo che una curva troppo larga rischia di impantanarsi contro un albero oppure, peggio ancora, di toccare il sedere di un'auto avversaria, cosa molto peggiore perchè provoca testacoda letali per la classifica. Il gioco è difficile, gli avversari sono infami ed è difficile recuperare le posizioni perdute, soprattutto se si deve agguntare la prima posizione. I circuiti sono svariati e di ogni livello di difficoltà. Anche gli scenari sono variopinti, soprattutto il livello notturno cittadino, davvero spettacolare.



Il sonoro è ottimamente implementato, sebbene nelle gare sia presente solo il rombo nelle gare, in tutti i menu sono presenti musiche assolutamente adatte e realizzate ala perfezione, così come le animazioni: dalle bandiere all'arrivo all'animazioni in caso di vittoria, niente da segnalare.

Tre anni dopo arrivò su Jaguar, e fu un DISASTRO. Era piena febbre poligonale, SEGA su Megadrive, 32x e Sala Giochi stava spopolando con Virtua Racing e Atari decise di riciclare il brand per clonare V.R. Per la cronaca, questa manovra verrà utilizzata anche un anno dopo con l'uscita del Jaguar CD e il contemporaneo Blue Lightinin, per fortuna con effetti meno deprimenti.



La grafica è decente, nulla di sconvolgente, sono poligoni grazzi che nella loro semplicità affascinano. Purtroppo la scelta di unire tonalità di colori realistiche la rende una grafica di compromesso: sarebbe stato meglio usare colori accesi come nel Neanche il sonoro non è male, musiche un pochino anonime ma passabili, con uno stile molto sintetico ma abbastanza adatto.
Il disastro totale viene fuori alla prova su strada. Il gioco ha un solo difetto: le vetture sono incontrollabili. Sul serio, non so se è uno scherzo o un bug, ma è impossibile da giocare. L'auto sterza con una velocità disarmante, non ha nulla di "morbido", prendere una curva è un'impresa, si tende costantemente a sbandare sui bordi della strada (e per cronaca, rimbalza come una pallina in un flipper, senza alcuna variazione di velocità.



Il tutto risulta dannatamente frustrante, non è neanche un gioco che con l'applicazione porta a risultati, è impossibile, per ottenere qualche risultato bisogna fare cose impensabili e non divertenti, come appunto sfruttare i bordi per cambiare direzione.
Se i controlli fossero stati decenti si sarebbe parlato di un discreto gioco ma sono fatti talmente male che nulla, ripeto, nulla riesce a uscirne fuori sano e salvo.
Un disastro completo.

E pensare che devo ancora recensire Club Drive...


Atari Lynx
Grafica 9
Sonoro 9
Giocabilità 8,5
Longevità 9
GLOBALE 9

Atari Jaguar
Grafica 6,5
Sonoro 6,5
Giocabilità 3
Longevità 5
GLOBALE 4,5

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